L’Isola Tiberina è davvero un gioiello unico nel cuore di Roma, con la sua storia millenaria e la sua posizione suggestiva nel fiume Tevere. I due ponti che la collegano alle sponde, il ponte Cestio e il ponte Fabricio, sono testimoni della lunga storia della città e della sua connessione con il fiume che l’attraversa. Il ponte Cestio, risalente al 46 a.C., e il ponte Fabricio, costruito nel 62 a.C., sono entrambi testimonianze straordinarie dell’abilità ingegneristica dell’antica Roma e sono ancora utilizzati oggi dai residenti e dai visitatori per accedere all’isola.
La leggenda della sua nascita è legata al gesto di ribellione contro il tiranno Lucio Tarquinio Superbo ma, in realtà, la sua formazione geologica è molto più prosaica ma altrettanto interessante.
Il fatto che un banco di tufo, simile a quello del vicino colle Capitolino, costituisca la base geologica dell’isola ci parla della sua origine naturale e della sua importanza nel corso dei secoli per le popolazioni che abitavano entrambe le sponde del fiume Tevere. Questa posizione strategica nel cuore di Roma ha contribuito a conferire all’isola un ruolo significativo nella storia e nella cultura della città.
La leggenda narra di un serpente che spicca un salto dalla nave e si rifugia sull’isola, dove poi viene eretto un tempio dedicato ad Esculapio. Il dio Esculapio, venerato come il dio della medicina, era spesso rappresentato, infatti, con un serpente, simbolo di guarigione e rinascita. Il fatto che il serpente scelga l’Isola Tiberina come luogo di rifugio, dando così inizio alla costruzione di un tempio in suo onore, sottolinea ulteriormente l’importanza dell’isola come centro di cura e guarigione fin dai tempi antichi.
La descrizione dell’isola come una nave, con l’obelisco rappresentante l’albero maestro, aggiunge un tocco suggestivo alla leggenda, trasformando l’isola stessa in un simbolo di viaggio, guarigione e speranza per il popolo romano.
L’importanza dell’Isola Tiberina come centro medico è evidente anche nell’epoca medievale e moderna, con la presenza attiva dell’ospedale “Fatebenefratelli”, fondato nel 1584 e operativo ancora oggi, insieme all’ospedale Israelitico.
La trasformazione dei resti del tempio romano in una chiesa cristiana, dedicata a San Bartolomeo all’Isola, rappresenta un passaggio significativo nella storia dell’isola, mantenendo viva la sua importanza religiosa e spirituale nel corso dei secoli.
Il campanile romanico del XII secolo e la colonna scavata utilizzata come vera da pozzo sono preziosi testimoni dell’architettura e della vita quotidiana di epoche passate.
INDIRIZZO
Ponte Caio Cestio
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